I Trattati

Sala d'Arme Achille Marozzo

Istituto per lo Studio della Scherma Antica

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I Trattati

Filippo Vadi

De Arte Gladiatoria Dimicandi

TRASCRIZIONE della parte Testuale

(Virtù dello Schermitore)

Pag. 15 recto

(compasso sul capo)
Io sono un sexto che fo partimenti.
O scrimitore ascolta mia ragione.
Cusì misura el tempo simelmente.

(orso sulla spalla destra)
Il natural de l'orso si è el girare.
In qua in la in su in giu andare.
Cusì conviene che tua spalla facia.
Poii la tua spada fa che metti a caccia.

(drago sulla mano destra)
La man dirita vol eser prudente.
Ardita e mortal cum un serpente.

(montone sulla spalla sinistra)
Io son un muntone e sto sempre a mirare.
Che per natura sempre voglio cozare.
Così convien tuo taglio sia inginioso.
Sempre parar quando sera resposo.

(levriero sulla mano sinistra)
Con la man stanca la spada ò per punta.
Per far ferire d'ezza quando serà giunta.
E se tu voi sto ferir sia intero.
Fa che sia presto come levorero.

(occhio sul cuore)
L'ochio col cor vole star attento.
Ardito e pieno di providimento.

(chiavi sulle ginocchia)
E chi queste chiavi cum seco non averà.
Acquesto giuoco poca guerra farà.
Le gambe chiave se può ben diri.
Per che li ti serra e anche ti po aprire.

(sole sul piede destro)
Tu vedi el sol che fa gran giramento.
E donde el nasce fa suo tornamento.
El pé com el sol va convien che torni.
Se voii chel giuoco toa persona adorni.

(torre sul piede sinistro)
El pié stanco ferma senza paura.
Como rocha fa che sia costante.
E poii la tua persona serà tuta sicura.

(ruota dentata sotto i piedi)
Quando i pié o l'uno o l'altro fa molesta.
Como rota da molin dia volta presta.
Bixogna esser il cor providitore.
C [he -testo abraso-] luj s'aspetta vergogna e l'onore.

 

PARTE PRIMA
Consigli sul Combattimento di Spada

Colpi di Spada a Due Mani

 

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