Le Armi e le Armature

Sala d'Arme Achille Marozzo

Istituto per lo Studio della Scherma Antica

Pagina Iniziale

Le Armi e le Armature

Gli Scudi

Note su vari tipi di Scudo usati con la Spada da Lato nella scuola bolognese di scherma del secolo XVI

Con questo breve studio sui principali tipi di scudo utilizzati nei trattati di scherma della Scuola Bolognese del secolo XVI, intendiamo da una parte fornire un contributo alla classificazione terminologica dell’armamento difensivo, anche in ambito museale, e dall’altra dare indicazioni sulle caratteristiche degli scudi utilizzati nel Rinascimento, ad uso dei gruppi e delle associazioni che si occupano di ricostruzione storica e di scherma antica. Questo lavoro avrà una parte a carattere "quantitativo-statistico", che verrà periodicamente ampliata ed aggiornata (capitolo 2), ed una breve parte invece a carattere "qualitativo", che si può considerare compiuta fin da ora (capitolo 1).

Capitolo 1: La Terminologia

Nel presente lavoro il termine "Scudo" è adottato come termine generico che indica ogni e qualsivoglia tipo di difesa attiva imbracciata o impugnata con la mano e/o il braccio sinistro, allo scopo di bloccare o deviare i colpi dell’avversario, diversa da un’arma bianca quale la daga, e dotata di una superficie rigida. Nei trattati di scherma della Scuola Bolognese, ma anche in altri trattati italiani del XVI secolo che si occupano (magari marginalmente) del combattimento con gli scudi, vige la seguente divisione e terminologia:

Nel lessico scelto per la classificazione museali degli scudi assistiamo all’uso degli stessi termini, ma il significato che viene attribuito ai termini stessi è spesso totalmente diverso. In particolare si riscontra una grossa differenza per quanto riguarda la Rotella e il Brocchiero.

Per chiarezza, ma anche per convinzione, adotteremo come termini e significati corretti Terminologia Corretta (TC) quelli dei maestri d’arme del tempo, e chiameremo Terminologia Moderna (TM) quella adottata recentemente. Vediamo infatti che:

Nella TM, quindi, bisognava trovare un nome diverso per tale tipologia, e infatti vediamo che quello che per la TC è un "Brocchiero", nella TM viene chiamato "Rotellina da pugno".
In particolare si osserva la diversa considerazione, nei due sistemi, per una differenza riguardante una caratteristica artistico-costruttiva che non incide se non marginalmente sull’utilizzo guerresco e schermistico, quale è la presenza o l’assenza di puntale centrale sulla Rotella (TC).
E’ infatti evidente, per chi sperimenta sul campo il combattimento con spada e Rotella, come la presenza o l’assenza di un puntale centrale non cambi lo stile di combattimento e l’uso dello scudo se non in modo del tutto marginale, essendo comunque lo scudo utilizzato in modo squisitamente difensivo, a parte qualche rara azione di bloccaggio e spinta.
Di conseguenza, la presenza o l’assenza del puntale non è rilevante ai fini della denominazione dell’arma per la TC dei maestri d’arme, mentre nella TM, che rispecchia il punto di vista di collezionisti ignari dell’uso effettivo dei pezzi, tale caratteristica assume maggiore importanza, tanto da dividere quelle che potremmo chiamare due "pseudotipologie" di scudo, la "Rotella" e il "Brocchiero" della TM.
Questo, tuttavia, genera ulteriore confusione, in quanto il termine "Brocchiero", nella TC originaria, aveva un significato diverso, indicava cioè la cosiddetta "Rotellina da pugno" della TM.

Vedremo in altri studi sul tema che questa scarsa attenzione all’uso marziale (in realtà la vera discriminante delle tipologie delle armi storiche), e quindi all’originaria TC, si può riscontrare non solo per gli scudi, ma per molte tipologie di pezzi di armamento, sia difensivi che offensivi, e in particolare per le spade.

Capitolo 2: Dati e Statistiche

In questo capitolo, che verrà arricchito nel tempo, tentiamo di formare una prima statistica degli scudi rinascimentali.

La terminologia adottata è la TC, ma nelle note sono riportate le caratteristiche del pezzo, da cui si può sempre risalire alla sua tipologia secondo la TM (in particolare per le Rotelle l’eventuale presenza del puntale segnalata in nota indica che si tratta di un "Brocchiero" secondo la TM utilizzata nei Musei e nei testi di riferimento).

Le sigle delle provenienze dei pezzi sono:

Per quanto riguarda le indicazioni statistiche, a questo stadio si è scelto di indicare la media, la varianza, il massimo e il minimo.
Si è scelto inoltre di indicare anche la mediana, oltre alla media, poiché la media può risultare distorta da qualche pezzo anomalo, almeno finché la mole di dati sarà ridotta.
Di conseguenza, la mediana può a volte risultare di maggiore interesse in quanto indica una misura più rappresentativa della tipologia.
Ovviamente non abbiamo indicato la mediana quando abbiamo solo due misurazioni, mentre quando le misurazioni risultano essere in numero pari abbiamo indicato i due valori centrali.

Infine, considerando che può risultare d’interesse per i gruppi di ricostruzione storica sapere quali fossero i materiali impiegati, abbiamo fornito sinteticamente anche questo dato.

Le statistiche sui vari scudi ritrovati nei musei sono attualmente disponibili in file formato EXCEL e in file formato TESTO separato da tabulazioni.

statistiche scudi xlsStatistiche Scudi in formato MS.Excel

statistiche scudi testoStatistiche Scudi in formato testuale

Bibliografia

©2005 Sala d'Arme Achille Marozzo ®