La "Sala d'Arme Achille Marozzo" ha lo scopo di studiare e diffondere le arti marziali italiane del medioevo e del rinascimento, in particolare l’antica scienza del combattimento con armi bianche.
E’ dunque bandita nel modo più assoluto ogni forma di contaminazione con discipline marziali moderne od orientali, come anche ogni libera espressione di creatività artistica da parte degli istruttori: umilmente ci rifacciamo ai testi degli antichi maestri, discutendoli ed interpretandoli al meglio delle nostre possibilità.
La nostra missione non è di creare uno stile di combattimento nuovo, più o meno liberamente ispirato alle antiche scuole italiane, la nostra missione è la rinascita dello stile di combattimento italiano, così com’era e come si studiava nelle grandi sale d’arme dell’epoca.
Il cuore dello studio è costituito dai grandi trattati di scherma italiani del Quattrocento e del Cinquecento (soprattutto la prima metà del Cinquecento, con qualche eccezione per i trattati posteriori della Scuola Bolognese, la più tradizionalista dell'epoca).
Per quanto riguarda le epoche più antiche il materiale esistente è (al momento) troppo scarso ed oscuro per consentire un recupero storicamente verosimile, ma le ricerche proseguono.
Invece la scherma dei periodi successivi, incentrata quasi esclusivamente sull'uso della punta a scapito dei colpi di taglio, con riferimento solo al duello e non più alla strada e alla battaglia, viene lasciata eventualmente allo studio dei membri interessati, ma escludendola dai programmi ufficiali dei corsi.
Il nostro interesse principale è dunque rivolto ad una scherma che utilizza molteplici armi, dalla daga alla spada a due mani, dalle armi d'asta alla spada a una mano (sola o accompagnata da diversi tipi di scudo, dal pugnale o dalla cappa ecc.), una scherma che utilizza il colpo di taglio, che non disdegna prese di lotta, calci ecc., che prende in considerazione anche scontri contro più avversari, o contro avversari muniti di armi diverse dalle proprie.
Una disciplina quindi "robusta", di contatto, senza dover per questo perdere la sua intrinseca nobiltà ed eleganza, una scherma, insomma, che sia una vera e propria scienza della difesa personale in una situazione di combattimento con armi bianche, come insegnato dagli antichi maestri della nostra patria.