I Trattati
Antonio Manciolino
Opera Nova - Libro Sesto
LIBRO SESTO
Di quanto ingannati siano quelli, che dicono la buona arte del combattere non esser nella disciplina con le ottuse & non taglienti spade appresa, quivi mostrar intendo.
Et per la primiera gli dimando, se l'intelletto è quello che inprende, o gli piedi? liquali essendo astretti a dire, che l'intelletto è lo imprendente, un'altra richiesta faccio, se l'intelletto piglia quelle medesime cose reali, che gli sono davanti parate, o non le loro similitudini? nel vero non seranno si stolti, che dire presumino gli miei discepoli haver imparata quella medesima arte che in me siete, ma una a lei consimile, ne il peregrino da Roma ritornato, recca nella sua mente Roma propria (che le sue mura non gli entrarebbano nel capo ) ma bene la sua somiglianza sopra cui piegandosi lo'ntelletto (ben che in Bologna fosse) a suo piacere vedrebbe Roma, come se in quella fosse.
Sono adunque le similitudini tanto vicine al vero et alle cose da loro rappresentate, che havute quelle, vengono insieme ancho le cose conosciute, le quali le tue maniere sono, alcune entrano solamente nel intelletto, come le predette, & queste non da altrui che solo da quello, di cui è lo'ntelletto, & queste da tutti ad uno modo medesimo si rendono manifeste come se uno ha altro havesse la mia somiglianza, ne resta maniera è inferiore alla soprana, che gli volanti augelli piu volte veggendo ne gli muri le nativamente depinte uve stimando di quelle (rappresentanti le vere) pascersi sono ingannati, & il giovane Narciso nel mirar la fonte in cui si mostrava la sua bella imagine, quella (ignorante che sua fosse) ad amar si mise.
Noi anchora nelle sacre chiese davanti effigiati marmi,o depinture.
Il vero Iddio adoriamo sapevoli percio quello esser marmo, o colore & non Iddio, tutto che la sua maestate ci rappresenti, onde seguita l'adoratione esser buona.
Et per discender homai a lo istituto non solamente aviene l'arte nostra havere gli suoi simolacri a guisa delle prenarrate cose, come le spade senza filo & altre armi di non molta offensione, che le offensibili rappresentano, ma fina li servitori delle mense (se perfetti disiano) prima che ha la vera carne tagliar sidiano a loro volanti coltelli le radici e li naoni, over rapi supponeno, & e molti hanno gli agnelli, et selvaggiumi snodati di fabbricato legno, dal tagliamento de liquali alle vere carne poscia si trasferiscono, cessi adunque l'ignorante volgo dire quello che non sa, percio che colui che ferira del rintuzzato ferro, molto meglio ferira del tagliante, ne honesto sarebbe, che gli rozzi discepoli con le offensibili arme amaestrati fossono, ne ancho con tali istrumenti che nel percossure doler non faccino accio che li novelli defendersi imparino.
Ma havendo gia bastevolmente trattato delli combattimenti del le piccioli armi, in questo sesto libro comporremo l'arte delle hastate non di menore leggiadria, et utile, che le predette, il quale comprendera duo giochi prima di rotella et partegiana, & poi di due partegiane suole, & nel terzo luoco il combattimento di spiedi, seguentemente delle ronche & lancie.