I Trattati

Sala d'Arme Achille Marozzo

Istituto per lo Studio della Scherma Antica

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I Trattati

Achille Marozzo

Opera Nova - Libro Quinto

LIBRO QUINTO

(Prese di Daga)

Documento sopra molte prese di stillo, over daghetta, o pugnale, che facilmente tutte si possano fare, accadendo come si costuma a questi moderni tempi, che di molti huomini si ritrovano essere offese per non havere arme in mano, ne manco scienza. Et io vedendo di questi casi occorrere, mis on mosso amorevolmente con l'arte mia, a scrivere a queste cose, come trovarete davanti in questo libro, accioche quelli, che si dilatteranno de la militia sieno advertiti ad imparare tal prese, per conservatione della vita loro. Et nota che ditte prese, che questi seranno composte in tutte l'arme alla lotta seranno molto utile, per quelli che si eserciteranno in tal virtù, overo arte.

 

Presa Prima

Hora nota, che qui dareno principio alla prima presa, havendo dinotato di quanta utulità è a sapere difendendersi dal suo nimico, mi sforzato dare principio a questa prima presa di stillo, over daghetta. Et nota, che havendo il tuo nimico una dell'arme sopradette in mano, è necessario a guardargli sempre con occhio alle mani, accioche lui non ti possa gabbare. Avvenga dico, che'l tuo nimico ti tirasse sopra mano d'una daghetta, tu ti riparerai con la tua man manca, pigliano il braccio suo alla roversa, cioè il braccio dritto, et in questo medesimo pigliare, tu gitterai la tua gamba dritta di dietro alla destra del tuo nimico, trahendo in questo medesimo gittare il braccio tuo dritto al collo all'incontro, storcendo in tal gittare, la mano sinistra verso le parti dritte del sopradetto, tirando le ditte braccie giuso a terra, facendo a questo modo, sarà lui un capo fitto indrieto.

 

Presa Seconda

Essendo il tuo nimico con l'armi sotto mano, come apertamente dimostra la ficgura, fermerai l'occhio tuo al pugno predetto; cioè, che tirandoti lui di sotto in suso per ammazzarti d'una ponta, ti gitterai col braccio tuo manco al suo braccio, dritto voltando il pugno tuo con le dita in giuso, & lo piglierai stretto, passando nel pigliardo nella sua gamba destra, mettendola di fuori dalla dritta del soprddetto tuo nimico, & in questo medesimo gittare, tu piglierai la coscia detra con la tua mano dritta al predetto, cacciandogli in questo pigliare la testa tua sotto il suo braccio destra, & volterai le spalla alla roversa, & a questo modo lo portearai via, & lo gitterai in terra, & serai vincitore galantemente, & polito.

 

Presa Terza

Volendo io dichiarare la maniera, da diffendersi da uno che te tirasse d'una daghetta per amazzarti sopra mano, come in questa Terza parte si vede, tu ti riparerai tirando la mano tua dritta al braccio destro del tuo nimico, pigliandolo in questo tal gettare nel detto braccio per di fuori alla roversa, passando detto tempo con la tua gamba manca alla destra del sopradetto, pigliando in tal passare con il tuo braccio manco la sua gamba dritta, e a questo modo tu la butterai per terra indietro, & sarai risoluto, & gli darai a lui delle ferite.

 

Presa Quarta

Hora nota, che in questa quarta presa voglio, che quando il tuo nimico ti tirasse d'una ponta sotta mano, ti riparerai pigliando con la tua mano destra di sopra il suo braccio dritto, tenendolo forte e stretto, passando in tal pigliar con la tua gamba manca di dietro alla sua destra, & in tempo di tal passare gitterai il tuo braccio manco nell gola dinanzi al nimico, spingendolo subitto col ditto braccio indietro verso terra, & con la tua gamba manca dagli nella sua dritta di dietro, & a questo modo caderà per terra, & tu serai sicuro, galante, & polito, & se per causa alcuna non intendesti la scrittura, guarderai quello che ti mostra la pittura.

 

Presa Quinta

In questa quinta presa è da considerare, che volendo il patiente superare la gente, necessaria cosa è arditamente guardare al detto agente, com'egli tiene l'arme in mano, o sotto mano, o sopra mano, ma preponeremo che in questa quinta parte la tenga sopra mano, & che lui di su in giuso trahesse una pontata, o taglio per il petto, o per la faccia, tu t'arreparerai, gittando, & pigliando con la tua mano manca la destra del nimico alla roversa, e con la gamba dritta passando, buttandola di dietro a quella del sopradetto, pigliando in detto passare con la tua man dritta il braccio del tuo nimico, per di sotto come tu vedi, stringendo ambedua, & titando giù a terra fortemente; & nota cheper questo tal tirare tu gli romperai il braccio suo dritto cascandogli di subito le sue armi in terra, & farai vincitore & uscito del pericolo galantemente, & ben polito.

 

Presa Sesta

Tu vedi in questa sesta parte, che ciascun di noi ha l'arme in mano bisogna adunque adoperare l'ingegno, & considerare di superare il tuo nimico, accioche trahendoti il sopradetto di detta punta, o taglio sopra mano, tu te riparerai con l'arma tua pigliandola con ambedue le mani insieme, come tu vedi, dandoli il detto parare con la tua man manca una storta in suso, intendendosi del tuo braccio manco spinga dal tuo lato destro il dritto tu'l spingerai forte dentro verso il nimico, e guarda che la tu gamba manca sia di fuori dalla destra del sopradetto facendo questo se taglierà la mano, & l'arma sua li cascarà per terra voltandole le spalle come tu vedi.

 

Presa Settima

Hora volendo noi parlare in questa settima parte, se un'huomo volesse ammazzare un altro huomo, che non havesse arme in mano, & quello che volesse ferire, havesse l'arme sopra mano, come si vede che'pigliasse l'altro anchora nel capuzzo, di quini non bisogna più aspettare, che tu pigli con la mano tua manca, quello che t'ha pigliato nel petto, passando in ditto pigliare, della tua gamba dritta di fuori della manca del tuo nimico, mettendo in ditto tempo il braccio tuo destro ne la gola al sopraditto; dandogli con la tua gamba destra, nella sua sinistra spingendo con il tuo braccio verso le tue parti dritte, di modo che lui per questo convien cadere in terra, & darai a lui delle ferite.

 

Presa Ottava

A voler chiaramente discrivere queste prese come vanno, sappi tu lettore, che son di gran fatica, ma pur per dare conforto a quelli che si diletteranno, gli mostrerò che vale scientia antica in questo, & in altro che potrà accadere, si che lettore leggi volentieri. Hora havendo ditto qui di sopra, come questo scrivereè molto difficile a specificare ogni cosa, come vanno, mi sforzero con la mia poca memoria, à dare d'intendere à quelle persone, che qui leggeranno, che trovando uno che sopra mano volesse dare ad un'altro una ferita, bisogna che con la sua man manca gli pigli la sua mano dritta, passando in tal pigliare dal alato dritto del nimico, voltandogli le spalle al sopraditto, pigliandoli in questo voltare l'armi che haverà con la sua dritta mano, voltandola di subito alla roversa, verso le parti dritte del sopraditto; & per questo voltare di mano c'haverai fatto alla roversa, gli torai l'arme di mano al tuo nimic, & così sarà perditore.

 

Presa Nona

Io t'ho mostrato in più lochi de molte prese differentiate l'una da l'altra scrittura, & anora in pittura, facedoti intendere se gliè uno pratico, farà queste cose facilmente havendo cuore, & sappi come ho detto più indietro, egliè dibisogno fermare l'occhio tuo sempre alla mano del tuo inimico, & vedere in questa nona parte quello che lui vuol fare, perché trahendoti lui di una ponta di daghetta ò pugnalata sopra mano, tu ti riparerai pigliando il suo braccio dritto con la tua man destra alla rversa, e con la manca piglierai il gomito al sopradetto, stringendole, & storcendole verso terra, come tua vedi, gettando la tua gamba manca innanci de drieto alla destra dell'inimico tuo, sporgendo, e spingendo il suo braccio dritto sotto del mezzo in giuso verso le tue bande sinistre, e la tua man manca tu la spingerai verso le tue parti destre, in modo che lui per forza te volterà le spalle, & non voltando, tu gli romperai il braccio al sopradetto nimico, & serai sicuro di tal pericolo.

 

Presa Decima

 Essendo assaltato da uno che havesse daghetta sopra mano, & tu ne havesse una come lui, tu ti metterai con la gamba manca innanzi assettato polito, mettendo l'occhio tuo fisso al suo braccio dritto, non ti movendo di niente, perché tirandoti il tuo nimico per darti delle ferite, ti riparerai, pigliando con la tua man manca, il suo braccio dritto alla roversa, come tu vedi, dandogli in tal pigliare una storta indietro con la tua mano sinistra, & gli potrai dare à lui delle ferite.

 

Presa Undecima

Habbiamo da considerare in questa undecima presa, che accadendo, che uno venisse innanzi col braccio suo manco, & piedi come tu vedi per darte delle ferite, tu hai da pensare che'l viene in questo modo, accio che non gli possi pigliare el suo braccio dritto, et tu vedendo questo gli piglierai con la tua man manca il braccio suo appresso el pugno, al sopradetto, e con la destra mano tu piglierari el suo gomito, trahendo tu, over gettando in tal pigliar la tua gamba manca, avanti alla tua dritta, & subito in tal passare darai una storta al braccio del tuo nimico con ambedua le tue mani, voltando forte, & à questo modo haverai fuggito la morte, e per questa presa che tu haverai fatto te volterà le spalle, ò gli romperai il braccio suo.

 

Presa Duodecima

Hora nota, che se tu te trovasse a non havere arme in mane, el tuo inimico n'havesse una sopra mane, per volerti percuotere di una ferita, tu gitterari la tua gamba manca innanzi, di fora dalla dritta del tuo inimico, è piglierari in tal passare con la tua man manca il suo braccio dritto, gettandole di fatto ancora la tua dritta, con ambedue stringendo il braccio al sopradetto, pirlando in detto tempo in su i tuoi piedi, e nota che tal pirlare, tu metterai el suo braccio dritto in su la tua spalla manca voltandoglie le spalle incontinente, e sappi che per tale voltare, che tu haverai fatto, lassarà l'armi, ò gli romperai il braccio.

 

Presa Terzadecima

Havendo in questa terzadecima parte il tuo inimico l'arme sotto mane come tu vedi, tu non volendo fugire, tu ti fermerai saldo su li tuoi piedi guardandogli alle mani, vederai il movimento che farà el sopradetto, perche trahendoti lui una ponta per il petto tu t'areparerai pigliando con la tua man manca el suo braccio dritto, e con la tu adritta mano, tu gli torai l'arme di mane al suo dispetto, dandogli una storta a la roversa mettendo in questi tempi la tua gamba manca scontro alla dritta del sopradetto, forte distesa per lo dritto guardando alla figura imprenderai, tu glie torai larmi di mane, e salvo serai.

 

Presa Decimaquarta

Essendo alle mani senza armi incontro al tuo nimico, tu ti assetterai del tuo pie dritto indietro, & con lo manco serà all'incontro del destro del sopoditto, tenendo forte l'occhio al suo braccio dritto, perche tirandoti per darti delle ferite, tu ti riparerai col tua dritta mano, pigliando in questo tempo il suo braccio per di sopra, et con la man manca piglierai l'armi sue alla roversa, in mezo al tuo nimico dandoli una storta in questo tempo, et sappi che detta storta, o colta di pugna, che tu farai, bisogna che tu la volti all'insuso, verso la parte dritta del nimico, et facendo a questo modo, tu gli levarai l'armi di mano al suo dispetto.

 

Presa Decimaquinta.

In questa quintadecima presa gli seria di molte cose da scrivere, ma perchè queste prese sono tanto difficili da scrivere, al più che potrò brevemente ne scriverò. Sicchè, s’el fusse uno che ti venisse all’incontro con un pugnale o stillo o daghetta per ammacciarti sopra mano, tu t’areparerai pigliando el suo braccio destro con la tua man dritta, per el dritto, accompagnando in questo tempo il tuo piede destro con la tua man dritta, non ti fermando di niente che tu pirli in sul piè dritto e volterai le spalle al sopradetto inimico, gettando in tal voltare la tua gamba manca alla dritta per de drieto, verso le parti dritte del nimico sopradetto, et in questo tal gettare tu piglierai la gamba dritta, con il tuo braccio manco, del tuo nimico & facendo questo lo gettarai per terra, o cascarà indrieto o portarlo via, come tu vedi.

 

Presa Decimasesta.

Havemo da notare la sesta decima presa: hora guarda bene, che s’el fosse un tuo inimico, che con la sua man manca ti pigliasse in el petto per darte d’un pugnale sopra mano delle ferite, tu te dissolverai dandogli di fatto con le tue braccie insieme in sul braccio manco al sopradetto: ma nota per questo dare serai risolto e serai sicuro e diffensato serai, notificando a ogni persona che debbia guardare come stanno sempre le figure, acciocchè meglio e più chiaramente possano imparare de offendere e diffensare.

 

Presa Decimasettima

Diremo adunque, che vedendo tu il tuo nimico con un'arma in mano, come vedi quivi, è dibisogno per tuo riparare, che tu gli getti la tua mano manca al suo braccio dritto, pigliandoli alla roversa il braccio al preditto tuo nimico, & con la man dritta tu gli piglierai il stiletto, dandogli incontinente una grande storta indietro verso delle sue parti, con ambedue le mani gli torrai l'armi di mano al suo dispetto, & gli darai delle ferite al suo sopraditto, & à questo modo tu lo ammazzerai.

 

Presa Decim'ottava

In questa presa decim'ottava se ben hai guardato questa figura à larmi sotto mane, e però per questo bisogna che quando uno ariva avanti al suo inimico, le bona cosa a guardarli al le mani, accioche meglio si possi diffensare, ma pochi sono che habbiano tal vedere, perche non hanno praticato con le persone, che gli habbia dato tal ammaestramento, si che per questo starai molto accorto, guardando sempre alla man dritta del sopradetto, perche trahendoti egli una ponta sotto mane, el tuo inimico per darti nel petto, tu te reparerai, pigliando con la tua man dritta, la mane detra al sopradetto passando subito la tua gamba manca di drieto ambedue quelle dell'inimico, pigliando in tal passare la barbaa, o capelli con la tua man manca per di dietro come tu vedi, e subito fatto questo, tu lo tirerai all'indrieto e batterallo in terra, togliendoli l'arme di mane serà sicuro, e lo potrai ammazzare, si che non ti far beffe di queste prese, perche chi le saprà ben fare non sarà offeso.

 

Presa Decimanona

Disponeremo in questa parte un dubbio molto sottile, perche volendo in questo tempo fare presa, che serà molto utile, e laudabile da ogni persona, e uscirai senza pericolo, di mane di tuo inimico, egliè di bisogno che quando el sopradetto ti venisse contra con l'arme sotto mane per ammacciarte, o darte delle ferite, tu te reparerai pigliando con la man manca il braccio destro di sopra, al sopradetto, e con la man dritta piglierai il braccio suo sinistro tenendolo forte, e stretto e subito in tal pigliare tu te la lascierai cadere in terra in drieto, mettendoglie in tal cadere ambiduoi gli piedi in el corpo, ò petto, tirando a te le bracciem e con gli piedi tu il getterai de drietto disopra dalla testam e per questo tal gittare tu gli romperai la testa, e faralli un grandissimo male levandoti suso presto, e torargli le sue armi, parendo a te, tu lo potrai ammacciare.

 

Presa Vigesima

Serà un bel dubbio, et cosa gentile advertire in questa vigesima presa, come far si debbe un'armigero Cavaliero, a difendersi da un suo nimico, che in contro di lui venisse per ammazzarlo; ò quanto habbiamo da considerare che volendo senza pericolo andare a trovare un huomo suo nimico per ucciderlo sicuramente, molto prima pensare se debbe fondatamente con gran vantaggio, & ingegno con arte usare, non temendo, non pensando già al pericolo, si bene a stimarlo, non per paura, ma per meglio suo poter superarlo, attento che venendo il ditto nimico per sua coperta, co'l braccio manco innazi venendo, et la sinistra gamba gettando lui in tal venire, la sua manca mano nel suo capeccio davante, tenendoti stretto per ucciderti, o darti delle ferite, allhora con prestezza ti difenderai, pigliando del ditto il manco braccio con ambedue le mani, pirlando subito, e voltandoti ad un tempo su li tuoi piedi; intendendosi che la faccia tua sia volta al contrario di quella del nimico; et facendo questo la schiena sua serà voltata verso la schiena tua; et per questo pigliare, et voltare, che tua haverai fatto, il braccio suo sinistro serà in su la tua spalla destra, in questo subito atto non temendo tu niente à fare questa generosa Presa perche superarai il tuo nimico, et li romperai il braccio, & gli farai una grande offesa.

 

Presa Vigesima Prima

Descriveremo quivi, si come si debbe difendere uno in questa vigesima prima presa, habbiamo da pensare sottilissimamente, che venendo uno tuo nimico deliberatamente per ammazzarti, overo darti delle ferite con una daghetta, come quivi sono dipinti, vedendo tu questa tal cosa, venirai a ripararti, pigliando il braccio che colui t'ha messo nel petto con la man tua manca, & con il braccio dritto gli darai una percossa, tenendo il pugno stretto, e come tu vedi & dalli forte nel suo braccio sisnistro, & sarai disciolto dal predetto tuo nimico, galante; & polito.

 

Presa Vigesima Seconda

Diremo in questa ultima presa poche parole in verità sono fastidiose da componere, & voler narrare di ponto in ponto ogni cosa, seria troppo lungo il scrivere; ma per non dare troppo tedio alle persone, che quivi leggeranno, diremo a voi M. Giovanbattista, come figliuolo sopra a nominato da i Letti di Bologna, ch'essendo noi senz'armi in mano, & che uno venisse à voi un pugnale, o daghetta sopra mano per ammazzarvi, gliè dibisongno, che voi vi diffendiati, pigliando con la vostra man manca il braccio destro dello inimico vostro, appresso il pugno, & con la man dritta pigliareti il ditto braccio, & il gombito al predetto alla roversa, come voi vedeti, con ambedue le mani torcendo una in fuori, & l'altra in dentro, quando voi farete questo, fatevi innanzi co'l pie sinistro, & torcendo forte rompereti il braccio dritto al nimico, togliendogli l'armi incontinente, & potreti dare à lui delle ferite, & quivi poneremo fine ò queste prese soprascritte, tutte quante à laude, et gloria del Padre, del Figliuolo, & del Spirato santo Amen.

 

Libro Quinto

 

 

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