I Trattati
Fiore dei Liberi
Flos Duellatorum - Copia Collezione "Pisani-Dossi"
TRASCRIZIONE della parte Testuale
(Prologo I)
Incipit liber duellandi et dimicandi et uocatur Flos duellatorum in armis sine armis equester et pedester conpositus per me florium de liberis de cividato austrie aquilegensis diocesis quondam domini benedicti de nobilti prosapia liberorum natus.
FLORIUS foroiuliensis de liberis de ciuidato austrie aquilegensis diocesis, quondam domini benedicti progenitus, cunctis ludo armorum intendere uolentibus pedestribus sceu equitibus salutem in domino et optatorum prosperum euentum. Cum a primordio iuuentutis appetitu naturali ad belicosos actus fuerim inclinatus, me monuit per processum etatis industria ad plurima huius artis ingenia capescenda, uelut ensis lançee dagardi nec minus brachii ludendi pedester vel equester: quorum omnium deo dante plenariam notitiam sum adeptus expertorum magistrorum exemplis multifariis et doctrina ytalicorum ac alamanorum et maxime a magistro johane dicto suueno, qui fuit scholaris magistri Nicholai de toblem mexinensis diocesis, ac etiam a pluribus principibus ducibus marchionibus et comitibus et ab aliis innumerabilibus et diuerssis locis et prouinciis. Jam uero declinante huius exercicii proposito, ne forte tantum milicie iochalle negligenter deperiret, quod equidem in gueris uel alio quolibet tumultu peritis uiris prestantissimum subsidium elargitur, disposui librum conponere prelibate artis utilliora concernentem, uarias in eo pingendo figuras et exemplo ponendo; quibus inuasionum modis defensionum ue pariter et astutiis uti possit inspesserit, armiger siue pugil.
Quicunque ergo generosi animi hoc nostrum opus quoddam quasi thesaurum dilligat et recondat, ne quando inter rurales nullatenus propaletur: ipsos enim obtusi senssus et agilitati ineptos ac ut iumenta oneribus applicandos cellum generauit. Quapropter ab hoc precioso archano censeo reppellendos et per opositum ad ipsum comitandos reges duces principes et barones, ceteros denique curiales et alios habiles in duello iuxta illud: "Imperatoriam mayestatem non sollum armis decoratam " etc.
Nec quisquis in volumine presenti falssam rem aut errorem non permisctum credat opositum; quoniam ambigua resecando, sollummodo uisa et a me probata et inuenta describuntur. Incipiamus itaque intencionem nostram exponere cum omnipotentis auxilio, cuius nomen sit benedictum et collaudatum in seculla. Amen.
Traduzione
Inizia il libro sul duello e il combattimento ed è chiamato Flos Duellatorum (il Fiore dei Duellanti) in armatura, senza armatura, a cavallo e a piedi, composto da me Fiore dei Liberi di Cividale d'Austria della diocesi di Aquileia, nato dal fu signor Benedetto della nobile stirpe dei Liberi
Fiore friulano dei Liberi di Cividale d'Austria della diocesi di Aquileia, generato dal fu signor Benedetto, a tutti coloro che vogliono comprendere il gioco delle armi a piedi o a cavallo augura salute nel (nome del) Signore e una prospera realizzazione dei loro desideri. Essendo stato incline fin dai primordi della gioventù agli atti bellicosi per appetito naturale, nacque in me per l'avanzare dell'età il desiderio di comprendere le molte abilità di questa arte, sia con la spada, la lancia, la daga, e non meno di giocar di braccia a piedi o a cavallo: di tutte le quali grazie a Dio ho raggiunto la piena conoscenza per mezzo di svariati esempi di esperti maestri e della dottrina degli italiani e dei tedeschi e soprattutto da Maestro Giovanni detto Suveno, che fu scolaro del Maestro Nicola di Toblem della diocesi di Metz, ed anche di molti principi, duchi, marchesi e conti e da altri innumerevoli e diversi luoghi e province. Tuttavia declinando già il desiderio di questo esercizio, affinché non andasse perduta negligentemente tanta esperienza di milizia, che fornisce nelle guerre o in qualunque altro tumulto un validissimo sussidio agli uomini esperti, decisi di comporre un libro riguardo alle cose più utili di questa splendida arte, ponendo in esso varie figure e con l'esempio; di quali metodi di attacco e di difesa e parimenti di quali astuzie si possa servire l'armigero o il pugile.
Dunque ogni uomo di animo generoso ami e nasconda questa nostra opera quasi come un tesoro, e non lo diffonda mai in nessun modo fra gli uomini rurali: essi infatti il cielo generò di sensi ottusi e inadatti all'agilità, e per portare pesi come le bestie da soma. Perciò decreto che da questo prezioso arcano si debbano respingere e al contrario ad esso si debbano invitare re duchi principi e baroni, e ancora gli uomini curiali e gli altri abili in duello, secondo quel detto: "la maestà dell'Imperatore deve essere adornata non solo delle armi..." ecc.
E che nessuno creda che nel presente volume sia mischiata alcuna cosa falsa o errore; giacché eliminando le cose ambigue, vi sono descritte solamente cose viste e scoperte e provate da me. Cominciamo quindi ad esporre il nostro proposito con l'aiuto dell'onnipotente, il cui nome sia benedetto e lodato nei secoli. Amen.
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