I Trattati

Sala d'Arme Achille Marozzo

Istituto per lo Studio della Scherma Antica

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I Trattati

Achille Marozzo

Opera Nova - Libro Quarto

Il quale tratta dell'armi inhastate.

(Spiedo)

Cap. 183.

De lo abattimento de spiedo da persona a persona.

Prima parte.

Hora guarda che io te componerò uno abatimento de spiedo breve e galante, e serà utile; sicchè adonque tu farai in l’entrata del stechato una legiadra reverentia con la tua gamba dritta, ridendo pigliarai il spiedo in mano assettandote contra el nimico generosamente, con la gamba tua mancha inance e ‘l petto contra al detto voltandoti a lui, ma con la facia tu guardarai indrieto, tenendo la ponta del tuo spiedo a terra e le tue mane a luoco consueto; e così starai per fino a tanto che la trombetta sona, sapendo tu che la facia voltata al contrario de lo nimico, io el facio per questo effetto, che tu non fusse con parole incantato. Adonque, sentendo la trombetta, tu te n’anderai balciando contra al tuo inimico assettato, con gratia tu te metterai al contrasto de lui con la gamba tua mancha inanci, animosamente, e qui tu aspetterai che lui tira una spedatta o d’alto o da basso, sempre guardando con l’ochio iocondo al spiedo del nimico, cioè al ferro suo galante e polito.

Seconda parte.

Adonque, essendo scontro el tuo inimico armato o disarmato, tu te aressetterai con la tua gamba mancha inanci, come di sopra dissi, sapendo tu che in questo luoco tu poi essere agente e paciente, secondo che l’acaderà, ma per questo principio tu serai paciente in aspettare el nimico che te tira d’una spedata per li fianchi o per la facia; ma volendo tu che lui habbia causa licita de tirarte alla detta facia, tu piegarai el spiedo tuo un pocho verso le tue parte dritte e le corne del sopradetto sempre tignendone una al’insuso volta e l’altra al’ingioso, al contrario l’una de l’altra; e così tu aspetterai el detto inimico che te tira prima di te.

Tertia parte.

Hora guarda che tragandote lui alla sopradetta facia, tu parerai buttando la tua gamba mancha un poco inanci e la dritta li acocerai de drieto, spingiendo lo spiedo del nimico forte verso le tue parte manche, tirandote el detto un poco a te; ma sappi che in el tirare del detto tuo spiedo, tu li darai, cressendo della tua gamba mancha, de una spedatta inte la tempia mancha o in lo fiancho suo detto, non te lassando mai scappare el spiedo tuo de mano alcuna; e fatto che tu haverai el detto ferire, tu te assetterai tirandote dui passi indrieto per tuo areparare int’ella guardia de prima.

Quarta parte.

Tu sai che in nella precedente parte tu rimanesti con la gamba tua mancha inanci: adonque, de qui tu serai agiente in atrovare el nimico de una spedata per lo bracio suo, il quale haverà lui inanci, arecogliendo subito la gamba tua mancha apresso della destra e lì, tragandote lui la risposta el tuo nimico, tu butterai la tua gamba dritta per traverso, forte verso le sue parte manche e li tirerai una spedata sopra mano, o sotto, in la facia, o dove a te parerà, a lui, seguendo in lo detto tirare la gamba tua mancha de drieto, al luoco suo, alla destra; ma presto per tuo reparo tu butterai la tua gamba dritta e poi la mancha indrieto, arecogliendote in tale buttare il spiedo tuo in mano e, voltegiando inverso le parte manche del tuo inimico, qui lo aticiarai assettandote in questa quarta parte con lo piè dritto per traverso, verso le parte manche del sopradetto.

Quinta parte.

Nella quarta parte tu rimanesti con la gamba dritta per traverso: adonque per discoperta, tu darai al tuo nimico le parte manche, facendo tu el gioco largo a lui de quella sopradetta parte discoperta, tenendo tu la sagacità tua con l’ochio aperto, perchè tragandote lui a le dette bande tue manche, tu crescerai, parando della forbice dello spiedo tuo, della tua gamba inanci & urtando forte lo spiedo del nimico verso le tue parte manche, passando in questo medesimo urtare della tua gamba dritta verso le parte manche del nimico, li darai del calzo del tuo spiedo in nella facia e venirai alle prese se a te piacerà; ma non volendo venire alle dette prese in el parare della detta tua gamba dritta, tu cacierai mano alla spada tua, overo pugnale, e sì li darai al tuo nimico de uno roverso per le gambe o vorai una ponta per li fianchi, non abandonando mai el spiedo tuo con la mano mancha; & a uno tempo, se a te parerà de havere el meglio, tu lassarai el spiedo tuo e pigliarai el suo: essendo tu più forte de lui tu andarai alle prese con lui e non essendo più forte del detto, fatto che tu haverai el debito tuo tu levarai uno salto, all’indrieto tirandote e aresetandote con lo spiedo tuo come te dissi in nella prima parte, e lì te darò el modo e la via di venire alle prese se a te parerà, quanto che no: io te darò el modo de diffenderte da uno che volesse con te venire alle dette prese, sicchè per questo non havere paura e starai atento.

Sesta & ultima parte.

Notificandote che in nella quarta parte tu rimanesti con la gamba mancha inanci, adonque l’è da considerare in questa sesta & ultima parte del precedente quale è più forte stare, o con lo piè dritto o con lo mancho inanci; ma pertanto in questo dubio la oppinione mia tengo, che essendo tu dritto & operando el spiedo con la mano mancha inanci che tu debbi tenere per più forteza la detta gamba mancha inanci, perchè se tu non sapesse la cagione te la chiarirò: tutta volta che uno tenerà el spiedo con la man dritta sua inanci verso el ferro, per sua comodità è fortezza de tenere anchora la medesima gamba e s’el tegnirà per lo contrario lui debbe tenere per lo contrario anchora el piede, massime se la mano dritta serà dinance, anchora lì serà la gamba e così se la gamba mancha serà dinanci alla dritta anchora lì serà la ditta man mancha, massime per volere fare presa o per netare presa al tuo nimico; ma se tu volesse fare presa facilmente, tu li andarai con questi parati che tu troverai qui in questo, el modo de intrare e de uscire delle dette prese. Adonque, essendo con la gamba mancha inanci tu starai atento, che volendo tu andare alle prese con el tuo nimico, tu te inscontrarai con il tuo ditto inimico a forbisa per forbisa, storciando le mane tue al contrario di quelle del ditto inimico, per modo che lui non possa tirare el spiedo suo a sè e facendo tu questo tu potrai affondarlo a terra o voi alciarlo al’insuso o da lato e potrai andare con lui alle sopradette prese; ma se tu non volesse consentire alle prese del nimico, ogni volta che lui vorrà inforcare el spiedo suo con el tuo, allhora tu camuffalo tirandolo un poco a te, e poi rispondeli de una spedata; ma se lui te cargasse forte adosso per farte perdere terreno o per sforciarte alle prese, tu allhora volteza verso le sue parte manche sempre con malitia de robarli qualche tempo e lassalo tirare lui sempre prima de te e se così farai gli serà pocho dubio de prese, notificandote che in combattere de detto spiedo, o voi gioco, el non acade troppe cose, perchè non se tira se non de ponta; e solo per questo effetto faremo fine al sopradetto combattere de spiedo a homo per homo.

 

Capitolo 182, Picca

Capitoli 184-185, Ronca

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