I Trattati

Sala d'Arme Achille Marozzo

Istituto per lo Studio della Scherma Antica

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I Trattati

Achille Marozzo

Opera Nova - Libro Quarto

Il quale tratta dell'armi inhastate.

(Ronca)

Cap. 184.

Dello abatimento della roncha da solo a solo.

Prima parte.

L’è da notare che con la roncha da persona a persona tu te assettarai con la tua gamba mancha inanci scontro al tuo inimico e quivi la puoi pigliare a megio o da capo, come a te parerà; ma pure diremo in prima che tenendola el tuo nimico a megio, anchora tu la piglierai come lui, sapendo tu che la mano mancha va di sotto dalla dritta verso el calzo della roncha sopraditta e quivi te attilerai, aspettando el ditto nimico che te tire de una ronchata de taglio per testa o per gamba; ma prima, tragandoti lui per la ditta gamba, tu te reparerai buttando la gamba tua mancha uno gran passo de drieto alla tua dritta e in tale buttare tu li darai de uno fendente in su la testa, lassandote giucare e stracorrere dell’asta tua per mano, in modo che la mano mancha serà apresso del calzo tuo della sopraditta e lì sarà acalata in porta di ferro larga; all’hora harai la roncha tua a uno altro modo e lì aspetterai, perchè tragandote lui de novo de sopra, tu te reparerai urtando della roncha sua de sotto in suso, forte, e dal lato un poco verso le parte manche del nimico e, in tale urtare, tu li tirerai della roncha tua per la facia sua, spingiendo e aretornando a luoco tuo con una ponta e lì te assetterai al luoco tuo de prima, con le tue mane al luoco sopraditto, come prima io te dissi.

Seconda parte.

Tu sai che nella prima parte tu rimanisti con la tua gamba mancha inanci: adonque de qui l’è da vedere in che guardia è ‘l tuo nimico, perchè accadendo lui essere come tu, lo troverai con una vista di fendente per la testa, per metterlo in parato, con la tua gamba dritta passando per lo dritto del tuo inimico: allhora, parando lui alla ditta testa, tu tirerai la roncha un poco a te, in modo che di fatto tu li darai de una ponta per lo petto e, in dare de ditta ponta, per tuo reparo tu tornerai la ditta gamba dritta a luoco, col calzo della roncha tua parando e urtando de sotto o de sopra come accaderà, rispondendote lui de novo; & a questo modo tu harai parato e ferito e retornato in la guardia tua de prima.

Terza parte.

Hora guarda che in questa tertia parte, aretrovandose el tuo nimico con la sua gamba mancha inanci come tu, l’è di bisogno a essere paciente, perchè tragandote lui per testa de una roncata de taglio, tu te reparerai urtando col calzo de la roncha tua in dentro, forte verso le tue parte dritte, e in tale urtare tu li darai del calzo de la roncha int’ella facia, fermo con la tua gamba mancha, pure alquanto un poco inanci crescendo & per tuo reparo e ferire tu li tirerai: dapoi che tu li haverai dato del ditto calzo, in uno medesimo tempo tu li darai de uno fendente in su la testa, fugiendo con la tua gamba mancha de drieto uno gran passo da la dritta e lì serai accalato in porta di ferro larga con la roncha tua; non te fermando, che tu li caci una ponta per la facia per de sopra da la roncha dal suo lato mancho, sapendo tu che per paura della ditta ponta, tu li darai de uno dritto, tirando a te, in le sue gambe; e presto per tuo reparo tu te tirerai dui o tri passi indrieto e sì te assetterai come prima te dissi con la gamba pure tua mancha inanci e la roncha a megio, tenendo el calzo per lo dritto del tuo nimico.

Quarta parte.

Sapendo tu che nella tertia parte tu rimanesti con la tua gamba mancha contra al nimico, l’è da considerare che qui tu puoi essere agente o paciente; ma pur diremo che essendo patiente in aspettare il tuo nimico che tiri d’alto o da basso, di ponta o mandritto, tu ti riparerai, tirandoti da alto il sopradetto tuo nimico, con la tua roncha all’incontro, tirandoli un mandritto, passando, nel tirar di tal mandritto, con la tua gamba dritta per il dritto del tuo nimico; non fermandoti & di subito tu li voltarai & urtarai col tuo calzo nella roncha dal suo lato dritto, passando in dare de ditto calzo forte con la tua gamba mancha per de fuora dalla dritta del tuo inimico e li cacierai, in questo passare, inte la gola l’asta dinanci al sopraditto, in modo che per respetto de tale passare de ditta gamba mancha e mettere di roncha in nella gola al ditto nimico, el sarà sforciato a cadere indrieto in terra, dagandogli tu l’atto come sai, & a questo modo tu li darai di quelle botte che meglio a te parerà; e fatto questo per tuo riparo tu te tirerai dui o tri passi indrieto e sì te assetterai come di sopra dissi.

Quinta & ultima parte.

Hora nota che essendo tu in nella parte precedente rimaso come di sopra dissi, cioè con lo piede mancho inanci scontro al tuo inimico, tu starai acorto, perchè tirandoti lui de ponta o mandritto, per tuo reparo e ferire tu butterai per traverso la tua gamba dritta verso le parte manche del nimico e, in tale buttare, tu li tirerai per le bracie e testa de uno fendente dritto, giocando la roncha tua la mano mancha al calzo di drieto e la mancha gamba seguendo alla dritta per di drieto, non te movendo, perchè tragandote de novo el sopraditto, tu te reparerai con urtare de sotto in su e tirare gioso con el becho della roncha, per traverso o per lo dritto; e fatto questo, per tuo reparo tu li tirerai de una ponta, fugiendo la tua dritta gamba alla mancha per de drieto.

 

Cap. 185.

Che tratta delle arme inastate contra a roncha, alabarda o acia.

Prima parte.

Sapendo tu che aretrovandote contra a partesana alciata, subito tu te assetterai con la tua gamba mancha inanci, tenendo la roncha tua in mano con il calzo per lo dritto a modo usato verso il tuo inimico, stagando atento con l’ochio, tenendolo fermo sempre al ferro della partesana de quello che tu haverai presente. Adonque de qui puoi essere paciente e agente, niente di meno dalle parte da alto tu te reparerai passando della tua gamba dritta verso le parte manche del nimico & in tale passare tu li darai in nella sua asta de uno fendente e la gamba tua mancha seguirà la dritta al luoco consueto e qui te assetterai galante e polito.

Seconda & ultima parte.

L’è da notare che essendo come prima dissi, lanciandote da basso el tuo inimico tu t’areparerai con la tua gamba dritta per traverso dal lato mancho del sopraditto e in tal passare tu li darai con la tua roncha de sotto in suso inverso alle sue parte dritte, tornando per tuo riparo con la tua gamba destra alla mancha de drieto; e lì sarai atto a parare, ogni volta passando con la gamba mancha & dritta secondo che l’acaderà lanciate & così havendo una alabarda o un’acia in mano a questi medesimi modi puoi parare e ferire. Et nota che tutte queste tre sorte di arme sono d’uno medesimo gioco, perciò non gli ho fatto differentia alcuna.

 

Capitolo 183, Spiedo

Libro Quinto, Indice

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