I Trattati

Sala d'Arme Achille Marozzo

Istituto per lo Studio della Scherma Antica

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I Trattati

Fiore dei Liberi

Flos Duellatorum - Copia Collezione "Getty" 

TRASCRIZIONE della parte Testuale 

(Spada a una Mano)

Noy semo tre zugadori che volemo alcider questo magistro. Uno gli dè trare di punta, l’altro di taglio, l’altro vole fatt lanzare la sua spada contra lo ditto magistro. Sì che ben sarà grande fatto ch’ello non sia morto che dio lo faza ben tristo.

Voy seti cativi e di quest’arte savete pocho. Fate gli che parole non ano loco. Vegna a uno a uno chi sa fare e po’ che se voi fossi cento tutti vi guasterò per questa guardia ch’è chossì bona e forte. Io acresco lo pe' ch’è denanci un pocho fora de strada e cum lo stancho io passo ala traversa. E in quello passare incroso rebattendo le spade ve trovo discoverti e de ferire vi farò certi. E si lanza o spada me ven alanzada, tutte le rebatto chome t’ò ditto passando fuora di strada, segondo che vedreti li miei zochi qui dreto, de guardagli che v'in prego. E pur cum spada a una mano farò mia arte como n’è dereto in queste carte.

 

20 VERSO

Quello che à ditto lo magistro io l’ò ben fatto: zoè ch’io passai fora de strada facendo bona coverta. E lo zugadore trovo discoverto sì che una punta gli voglio metter in lo volto per certo e cum la man stancha voglio provare se la tua spada posso in terra far andare.

 In tutto t’ò trovado discoverto e in la testa t’ò ferido per certo. E se io cum lo mio pè di dredo voglio inanci passare assay zoghi stretti porìa contra te fare zoè in ligadure, rotture e abbrazare.

 De taglio e de punta ben te posso ferire. Anchora se acresco lo pè ch’è denanzi io ti posso ligare in ligadura mezana ch’è denanzi dipenta al terzo zogo del primo magistro rimedio di daga. Anchora questo zogo che m’è dredo io ti posso fare e per tal modo ti posso ferire e anchora ligare.

La tua spada e 'l tuo brazo ò ben inpresonado e no te’n poy fuzire che non ti fiera a mio modo perché tu mostra saver pocho di questo zocho.

 

21 RECTO

Qui te posso ben ferire e la tua spada tore senza fallire voltandola in torno la mane ti farò riversare??? per modo che la spada te convien lassare.

 Qui ti posso ferire denanzi e questo non mi basta, per lo cubito che io ti penzo io ti farò voltare per ferirte di dredo e la spada al collo ti porò butare sì che di questo non ti poray guardare.

 Per quello zogo che m’è denanzi per quello modo ti fo io voltare e subito la spada mia ti butai al collo. Se io non te taglio la gola dì pur che io sia tristo e follo.

 Tu mi zitassi una punta e io la rebatei a tera, vede che tu sei discoverto e che ti posso ferire. Anchora ti voglio voltare per farte pezo. E di dredo te ferirò in quello mezo.

 

21 VERSO

Per la volta che ti fici fare penzandoti per lo cubito, a questo partido so' vegnudo ben di' subito, per cason de butarte in terra, perché tu non fazi, nè a me nè altruy guerra.

Questo mi trassi per la testa, e io rebatei la sua spada. Io so' vegnudo a questo partido. Anchora ti farò (volare) voltare per non aver fallito, e la spada te metterò al collo, tanto son io ardito.

Questo è un zogo che vol esser armado chi vol metter tal punta. quando uno ti tra' di punta e de taglio, tu fay la coverta, e subito mettigli questa per lo modo ch'è depinto.

 

"GETTY" Spada contro Daga

"GETTY" Spada a due Mani

 

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