I Trattati

Sala d'Arme Achille Marozzo

Istituto per lo Studio della Scherma Antica

Pagina Iniziale

Maestri e Trattati

Anonimo Bolognese

Con "Anonimo Bolognese" si intende un corposo manoscritto anonimo di un maestro della scuola bolognese.
Il trattato, ritrovato dopo accurate ricerche a cura dei gruppi studio della "Sala d'Arme Achille Marozzo", consta di due libri ed è stato datato dell'inizio del XVI secolo, quindi precedente ai trattati dei Maestri Antonio Manciolino e Achille Marozzo. La notevole profusione di insegnamenti e di tecniche riportate, ampiamente superiore a quella dei trattati finora conosciuti, oltre alla descrizione dettagliata delle basi schermistiche della scuola bolognese arcaica in esso riportate, hanno permesso alla "Sala d'Arme Achille Marozzo" di proseguire ove altri studiosi si sono arenati e di interpretare la maggior parte delle tecniche dei maestri bolognesi nella maniera più accurata possibile.

Questo ritrovamento, che può essere definito il maggior evento degli ultimi decenni riguardo lo studio della scherma antica, vedrà presto la diffusione al pubblico. Ne è infatti  prevista la pubblicazione in libreria a partire dai primi mesi del 2006.

Riportiamo qui la trascrizione completa della parte riguardante il combattimento in armatura con azza.

Di Accia Armato di Tutt'Arme

Trovandoti contra al tuo nemico con l'Accia in mano in guarda alta, col piede manco innanzi, et con la man destra in alto levata, trovandosi la sinistra innnanzi col calcio de l'Accia potrai passare col tuo destro piede innanzi, et mandargli uno mandritto a la testa, provocando il nemico a schermirsene con l'Accia, overo con l'asta, et così fatto vi verrete a trovare con l'aste de l'Accie incrociate inseme, onde tu starai aveduto, perciochè volendo passare il tuo nemico col suo piede manco innanzi, per percotere con il calcio de la sua Accia l'asta de la tua, per ferir poi col detto calcio il petto, o la faccia, potrai in quel tempo levare la tua Accia in alto, lasciando gire a voto il colpo suo, et subito mandargli una Acciata a la testa, et questo farai ciascuna volta, che tu ti trovassi con l'Accie incrociate, et che 'l nemico tuo si movesse a fare uno tale effetto col calcio de l'Accia sua.

Trovandoti con l'Accia in mano contra al tuo nemico col tuo piede manco innanzi in guardia alta, overo col destro in porta stretta di ferro, starai aveduto, perciò che volendoti con alcun colpo offendere il tuo nemico la testa, passerai in quel tempo se sarai in porta di ferro, gran passo col tuo piede manco innanzi, alargando le braccia ben distese, sì che tu raccogli il suo colpo sopra l'asta de la tua Accia tra l'una e l'altra tua mano, volgendo subito con la manca il calcio de l'Accia tua sopra la sua testa, et pigliatelo nel collo da la banda sinistra, ti procaccierai di tirarlo per il contrario a forza in terra, ma sii accorto, che nel tuo passare farà bisogno, che la tua gamba manca sia posta per fuori dal suo lato destro.

Ma quando ti trovasti in guarda alta come è detto di sopra, et volendo il tuo nemico offendere la testa tu passerai col tuo destro innanzi schermendo il colpo nel sopradetto modo, et così passerai con la manca gamba innanzi, facendo la medesma volta con il pedale de l'Accia tua, et con ogni destrezza et forza ti procaccierai di farlo cadere in terra.

Ma se per aventura volendo tu ferire il tuo nemico a la testa, usase egli quello medesimo schivamento, per avolgerti poi il pedale de l'Accia sua atorno al tuo collo per farti cadere come è detto de sopra, preponendo perciò che 'l tuo colpo gli fosse mandato con la tua destra mano innanzi, potrai stare aveduto, perciochè come egli havrà schermito il detto colpo tra l'una et l'altra sua mano come è detto, per volerti prendere col calcio nel collo, potrai tu in quel tempo abbandonando con le tua mano manca il pedale de l'accia tua, prender l'asta con la destra mano dal canto di l'Accia, et con il calcio di essa potrai percotere il calcio de la nemica verso il suo destro lato, et così trovandosi di fuora, gli potrai poi spinfer il calcio de l'Accia tua nel petto, overo se più ti piacerà prenderlo nel collo et mandarlo a terra, o pur vorrai ripigliare il pedale de la tua Accia con la mano manca, et dargli subito di una Acciata sopra la testa.

Serai anchora aveduto, che trovandoti a mezza Accia col tuo nemico gli potrai sempre col calcio frirgli un piede.

Serai anchora aveduto di atterrare il tuo nemico, ogni volta, che essendo seco a zuffa, ti venesse colto di poterlo prendere col corno de l'Accia in alcuna dele gambe, o delle braccia, o nel collo, o in alcuna altra parte dela persona.

Così non ti dovrai mai rimanere, venendoti colto, di ferirlo di una punta ne la faccia, o in qualunque altra parte de la persona ti venesse destro, che non si trovasse armata, come ne li testicoli, o petenecchio, che dir ti piaccia.

Se tu ti ritrovassi contra il tuo nemico con il tuo piede destro innanzi, et con l'Accia posta in guisa di porta stretta di ferro, et egli contra di te ne la medesma guardia, et col piede destro ditto innanzi, potrai con il corno de la tua Accia prender la sua, et senza indugia dandogli con ogni tua forza una tratta verso te, farai opra di levargliela di mano, pur se colto non ti venisse, almeno seguirà questo, che egli si proccaccierà levarti la tua da la mani, come tu farai la sua, il che sucedendo, serai presto di passare in quel tempo col tuo piede destro innanzi, spingendogli con gran forza il spontone de l'Accia nel ventre, overo nel pettinicchio sopra li testicoli, o ne la gola, s' che possendo, trabocando a l'indietro le gambe al cielo tu gli faci levare.

Ma se tu ti trovassi col tuo piede destro avanti in guisa di porta stretta di ferro, et che lo nemico tuo, ti spingesse del spontone de l'Accia, per ferirti la gola, o il pettenicchio, o li piedi anteposti, potrai far opra di prendere nel medesmo tempo con il corno de l'Accia quella de lo nimico, dandogli una grandissima tratta verso di te per cagione di levargliela di mano, et forse non serà meraviglia , levandogliela, con ciò sia cosa, che in quello tempo, che ti tirerà il colpo, tu prendi l'Accia sua et tiri non havendo egli in lei più forza di quello, che haver si pote, porto ferma credenza, che ti verrà colto il tuo pensiero, pur se non ti venisse, successivamente scorrerai col tuo piede destro alquanto innanzi dandogli del spontone con tutta la forza tua nel pettenecchio sopra gli testicoli et nota, che se con questa arte tu starai aveduto, et animoso, faccia ciò che vole el nemico, et pur rimarà , mal suo grado, vinto et pregione.

           Se tu ti trovassi agiato con il tuo piede manco innanzi, et in guisa di porta stretta di ferro similmente con la manca tua mano innanzi, et che 'l tuo nemico con il simile piede manco, et mano innanzi, ti mandasse una ferita de l'Accia sua al capo, potrai passare col tuo piede destro innanzi, schermendoti da così fatto colpo con il calcio de l'Accia tua, dandogli poi del spontone de la detta tua Accia ne la gola, overo vorai pigliarlo con l'asta del calcio ne la gola, con ogni tua forza verso le tue parti destre tirando talmente, che lo ponghi in terra, et molto meglio lo farai cadere se 'l tuo piede destro si troverà fuori dal suo sinistro.

Se tu trovasti il tuo nemico col suo manco piede innanzi, et con l'Accia in guisa di guardia alta, tu ti aconcerai, con l'Accia in guisa di porta di ferro stretta, et con il tuo piede destro innanzi et se quivi il tuo nemico scorresse avanti, per mandarti una Acciata al capo, tu subito passerai col tuo piede manco innanzi, schermendoti con l'asta del calcio, et fatto questo gli potrai subito spingere il spontone del calcio ne la gola, overo pigliandolo con l'asta del detto calcio ne la gola, tirarlo sì verso le tue parti manche cha mal suo grado vada a terra.

Ti potrai anchora agiare in cotal modo contra al tuo nemico, cioè fare che il tuo piede manco sia innanzi, et la tua mano destra in alto appresso a l'Accia sendo la manca innanzi con il calcio, et in cotal modo cercherai stringere il nemico, fecendo, che il tuo piede destro spinga il manco innanzi, con sembiante di dargli col spontone del calcio sopra il piede, et perché per questo serà astretto di accompagnare il calcio de la sua Accia con quello de la tua, li potrai levare l'Accia di mano in questa guisa, che mandandogli tu con grandissima forza uno colpo con l'Accia nel calcio della sua, serà sforzato egli senza fallo abbandonare l'Accia sua con la mano manca, perché successivamente potrai passare col tuo piede destro innanzi, rinovandogli uno colpo nel pettenicchio sopra i testicoli, col spontone de l'Accia tua, et con ogni forza in quel tempo con la detta tua Accia sollevarlo in suso, et spingendolo a l'indietro mandarlo a forza in terra.

Se 'l tuo nemico si agiasse con il suo piede manco innanzi, et con il calcio de l'Accia sua medesimamente innanzi, potrai tu agiarti col tuo piede destro innanzi, tenendo la manca tua mano al calcio, et la destra verso l'Accia, ma tanto alto quanto più tu possi, et dandogli quivi a vedere di volerlo ferire con una Acciata sopra la testa, attenderai, che egli sollevi l'Accia sua in alcuna guisa per schermirsi, et in quel tempo serai tosto a mandargli una acciata in maniera di uno mandritto tondo per la gamba anteposta, et così gli leverai la gamba di sotto con il colpo, overo lo potrai pigliare col corno ne la detta gamba, tirandolo a forza sì che mal suo grado a terra giaccia.

©2006 Sala d'Arme Achille Marozzo ®